From 11th October to 8th December Museum of the City of Rimini hosted the "80s 90s Facing Beauties" fashion exhibit. This was the result of the collaboration between some students of the fashion course I attend, and the Research Archive Mazzini. The archive lent 179 pieces, created in 1980s and 1990s by Japanese and Italian designers (such as Rei Kawakubo, Issey Mijake, Yohji Yamamoto, Giorgio Armani, Gianni Versace and Moschino) of its more than 250000-piece clothes and accessories collection. The students, led by the professor Simona Segre Reinach, did some research, selected and catalogued these pieces with the help of Attilio Mazzini and Carla Marangoni. This process took a whole year.
When the visitors stepped into the location, they could see a S/S 1995 green pleated polyester dress, worn on the catwalk by Tyra Banks, by Issey Miyake, the first Japanese designer to work in Paris in 1966.
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Dall'11 ottobre all'8 dicembre il Museo della Città di Rimini ha ospitato la mostra di moda "80s 90s Facing Beauties". Questo era il risultato della collaborazione tra alcuni studenti del corso di moda che frequentoe l'Archivio di Ricerca Mazzini. L'archivio ha prestato 179 capi, creati negli anni Ottanta e Novanta del Novecento da stilisti giapponesi e italiani (come Rei Kawakubo, Issey Mijake, Yohji Yamamoto, Giorgio Armani, Gianni Versace e Moschino) della sua collezione di più di 250000 pezzi tra accessori e abiti. Gli studenti, guidati dalla docente Simona Segre Reinach, hanno fatto delle ricerche, selezionato e catalogato questi capi con l'aiuto di Attilio Mazzini e Carla Marangoni. Questo processo ha richiesto un anno intero.
Quando i visitatori entravano nella location, potevano vedere un abito verde in poliestere della P/E 1995, indossato in passerella da Tyra Banks, di Issey Miyake, il primo stilista giapponese a lavorare a Parigi nel 1966.
Turning right, you could see a mannequin by Bonaveri, a famous brand of mannequins, with a little chain in front of it (which you can't see in this picture). The idea was making fashion accessible and this not.
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Girando a destra, potevate vedere un manichino di Bonaveri, una famosa marca di manichini, con una piccola catena davanti (che non vedete in foto). L'idea era di rendere la moda accessibile e questo no.
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Girando nuovamente a destra, potevate notare che la location era molto semplice, completamente bianca ad eccezione dei numeri neri delle stanze dipinti accanto ad ogni entrata. C'erano anche dei lavori di grafici che pendevano dal soffitto creati da uno studente.
In every room, there were profiles for every garment shown, and a brief description of the theme on the wall.
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In ogni stanza, c'era una scheda per ogni abito presente e una breve descrizione del tema su una parete.
In the first room there were clothes by Japanese designers hung against the wall both on the right and on the left, characterized by geometrical shapes, pleats, metallic and acid colours, and, of course, by black. In the middle there were six Armani suits in a row, easily recognizable by shoulder pads, oriental details, sophisticated colours and fabrics.
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Nella prima stanza c'erano abiti degli stilisti giapponesi appesi alle pareti sia a destra che a sinistra, caratterizzati da forme geometriche, pieghe, colori metallici e acidi e, ovviamente, dal nero. Al centro c'erano sei completi Armani in fila, riconoscibili per le spallini, dettagli orientali, colori e tessuti sofisticati.
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La successiva era organizzata nello stesso modo, ma stavolta le creazioni dai colori neutri, strappate e destrutturate dei giapponesi erano distese su un blocco al centro, mentre quelle degli italiani, abiti da sera sexy e soprattutto di colori scuri a destra e capi colorati e avvolgenti da giorno sulla sinistra, erano appese alle pareti.
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La parete nera nella terza stanza si fondeva con gli abiti giapponesi e quella bianca sulla sinistra faceva risaltare i capi italiani dai colori vivaci. Gli studenti che abbiamo incontrato ci hanno spiegato che lo scopo principale della terza stanza non era valorizzare gli abiti esposti, infatti su entrambi lati i vesiti erano sovrapposti sulle pareti. La cosa più importante era sottolineare la differenza abissale tra i colori usati da questi due gruppi di stilisti.
You could admire some men's clothing in just one room. There was a huge contrast between Versace and Armani's pieces and Japanese designers ones. The first ones were perfectly cut and, talking about Versace, featured very elaborate prints unlike those from Yamamoto which were black or two-coloured. On the left side there were a Prada nylon waistcoat and jacket along with some Stone Island coats.
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Si potevano ammirare dei capi maschili solo in una stanza. C'era un contrasto enorme tra gli abiti di Versace e Armani e quelli dei designer giapponesi. I primi erano tagliati perfettamente e, parlando di Versace, erano caratterizzati da stampe molto elaborate a differenza di quelli di Yamamoto che erano o neri o bicolori. Sulla sinistra c'erano un gilet in nylon e una giacca di Prada insieme ad alcuni cappotti di Stone Island.
You could also find a little space on fashion books, but visitors could see a few more here and there.
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Si poteva anche trovare un piccolo spazio sui libri di moda, ma i visitatori potevano vederne altri qua e là.
The biggest room was dedicated to Romeo Gigli, the perfect union between West and East. On the right there was a black bridal dress for his daughter, in the middle there were some really representative outfits, and at the bottom there was a naif printed suit.
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La stanza più grande era dedicata a Romeo Gigli, il connubio perfetto tra Occidente e Oriente. Sulla destra c'era un abito da sposa nero per sua figlia, al centro c'erano degli outfit molto rappresentativi e in fondo c'era un completo con stampa naif.
Finally, another little room at the end of the aisle, covered in Versace campaigns, hosted a 1990-1991 Versace minidress.
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Alla fine, un'altra piccola stanza in fondo al corridoio, coperta di campagne di Versace, ospitava un miniabito Versace del 1990-1991.
Did you visit this exhibit? Do you prefer Japanese or Italian designers? Which pieces do you like most?
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La mostra mi è piaciuta molto. Era piccola, ma comprendeva abiti bellissimi. Ho apprezzato molto anche il fatto che ai visitatori fosse permesso scattare foto e dare un'occhiata da vicino ai capi. I miei preferiti sono questo vestito e il completo panna di Armani.
Avete visitato questa mostra? Preferite gli stilisti giapponesi o italiani? Quali capi vi piacciono di più?
Immagino il grande lavoro che ci deve essere stato dietro questa mostra, è sutpenda e tu ne hai fornito un resoconto molto dettagliato. A me piacciono sia gli stilisti italiani che quelli giapponesi anche se prediligo maggiormente i primi. I capi Moschino che ho intravisto sono i miei preferiti. Buon Anno Giulia! Un bacio!
ReplyDeleteUna mostra semplicemente favolosa e che bel post hai pubblicato!
ReplyDeleteUn bacio grande, ti auguro un felice anno nuovo!!!
Passa a trovarmi VeryFP
che carino questo post;)BUON ANNO TESORO!
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Una mostra molto interessante, peccato che sono lontana!
ReplyDeleteBuone feste
Mimma
www.myfashionsketchbook.com
Ciao,
ReplyDeletewooow hai scritto e realizzato un super post, sembrava quasi di essere li.
Davvero una belle mostra, molto interessante.
Colgo l'occasione per augurati un felice anno nuovo, spero sia vincente :D
Awesome post, my darling *_*
ReplyDeleteWish Happy New Year!!!!!!
Kisses,
Nicole
www.nicoleta.me
Una mostra molto interessante! Bellissime le foto!
ReplyDeleteBuon Anno!
xx Karolina
CARAMODE
This would be amazing to see in person!
ReplyDelete-Jamie
ChatterBlossom
questa mostra è UN INCANTO
ReplyDeletema che bello questo post tesoro!
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Ma dai fantastico :)
ReplyDeleteInteresting Post! Love the Photos :)
ReplyDeletekisses
capi carinissimi ;D Reb, xoxo.
ReplyDeleteFammi sapere cosa ne pensi del mio nuovo post:
http://www.toprebel.com/2014/01/camouflage-boots-by-colors-of-california.html